È lo sloveno Primoz Roglic il vincitore dell’attesa tappa a cronometro, da Riccione a San…

Giro d’Italia: 21/a tappa, Haga vince la crono di Verona. Carapaz chiude in rosa
2 Giugno 2019Hits: 58
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La cronometro di Verona con suggestivo arrivo nell’Arena conclude l’edizione 102 del Giro d’Italia consacrando in maglia rosa Richard Carapaz, il primo ecuadoriano a vincere la prestigiosa corsa a tappe. Il sudamericano, pur non possedendo grandi doti da crono man, ha difeso senza problemi il suo primato in classifica grazie al vantaggio accumulato nelle tappe precedenti. Niente da fare per il rivale Vincenzo Nibali terminato al secondo posto; lo squalo ha trovato un avversario difficile da staccare in salita e una squadra rivale ben organizzata come la Movistar, che ha saputo dare un ottimo supporto alla maglia rosa. Sul terzo gradino troviamo Primoz Roglic, che ha scavalcato in extremis lo spagnolo Landa. Lo sloveno era uno dei favoriti per la vittoria finale e uno dei ciclisti più attesi, ma le difficoltà in salita lo hanno allontanato dal primo posto.
La crono di Verona se l’è aggiudicata lo statunitense Chad Haga in lacrime per una vittoria che lo ripaga di una carriera messa a rischio nel 2016 da un tremendo incidente con un auto. Le gioie più grandi per i tifosi italiani arrivano da Giulio Ciccone primo nella classifica riservata agli scalatori. La classifica a punti va meritatamente al tedesco Pascal Ackermann, il migliore tra le ruote veloci in un’edizione in cui il vicentino Elia Viviani è purtroppo rimasto in ombra. Infine maglia bianca di miglior giovane per il secondo anno consecutivo al colombiano Miguel Angel Lopez, che lo scorso anno fu protagonista di una battaglia sportiva proprio con Carapaz.
Classifica finale
- Carapaz
- Nibali +1.05
- Roglic +2.30
- Landa +2.38
- Mollema +5.43
- Majka +6.56
- Lopez +7.26
- Yates +7.49
- Sivakov +8.56
- Zakarin +12.14
Giornalista pubblicista con una passione immensa per lo sport, dal calcio al nuoto, dall’atletica leggera al basket passando per discipline meno note come il curling o il biathlon. Ho sempre amato scrivere di sport sin da quando ero più piccolo. Dieci anni fa ho iniziato a fare sul serio occupandomi di radiocronache di partite di calcio regionale sognando di ripercorrere le gesta di maestri del microfono come Ciotti e Ameri; un’esperienza faticosa, ma al tempo stesso molto divertente. Il mio obiettivo è dare visibilità a tutte le discipline sportive e anche alle piccole realtà sportive presenti sul nostro territorio.