Calcio: C. Lazio Seconda Categoria, Finale, Gaeta-Tor Sapienza 3-1

Calcio: C. Lazio Seconda Categoria, Finale, Gaeta-Tor Sapienza 3-1

17 Giugno 2023 0 Di Giorgio Zanirato

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Di Giorgio Zanirato

GAETA: Albano, Incigneri, Castillo (29’st Melia), Saccoccio, Gandolfi (33’st Cutillo), Montano, Petrillo (13’st Barbato), Simeone (41’st Palmaccio), Di Giacomo (26’st Alfano), Esposito, Trani. A disp: Coppola, Didomenico, Tagliamonte, Pomella. All. Mario Caneschi

TOR SAPIENZA: Ferrante, Tauro, Santini (17’st Finocchi), Masciotta (17’st Glenowski), Mari, Pisani (22’st Buonanno), Sanluca (1’st Guiliche), Attini, Fioravanti (19’st Akorli), De Angelis. A disp: Rinaldi, Arzilli, Di Giovannantonio, Ciotti. All. Fabio Palmucci

ARBITRO: Palazzini di Ciampino

ASSISTENTI: Panella e Pernarella di Frosinone

MARCATORI: 15’pt; 14’st Di Giacomo (G); 7’st Esposito (G); 51’st Attini (T)

NOTE: Osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex Presidente di Milan e Monza Silvio Berlusconi. Spettatori 150 circa, di cui 100 provenienti da Gaeta. Ammoniti: Attini, Saccoccio, Barbato. Angoli: 6-4. Recupero: 2’pt; 7’st

 

M. S. G. CAMPANO (FR) – Dopo una lunga cavalcata, eccoci all’epilogo: siamo ad un passo dal sogno, dal trionfo e dal giusto coronamento di un percorso iniziato qualche mese fa e che ha portato, meritatamente, Gaeta e Tor Sapienza a contendersi il trofeo. Allo Stadio “Liri” di M. S. G. Campano, sede di gioco naturale dell’Anitrella (società attualmente in Promozione, ma con un recente trascorso anche nel massimo torneo di Eccellenza regionale) pontini e romani si affrontano per conquistare una Coppa che potrebbe rappresentare un punto di svolta per queste due realtà sportive in questa stagione: in passato, entrambe hanno dato vita ad ottime annate nei massimi campionati dilettantistici del Lazio e vincere oggi rappresenterebbe un piccolo passo nella montagna da scalare per provare a tornare laddove hanno deliziato i propri sostenitori all’inizio degli anni 2000. Ringraziamo la Società ospitante l’evento, ovvero l’Anitrella per la piacevole compagnia riservataci in tribuna da parte del Presidente Traversari, davvero una persona eccezionale e che speriamo di ritrovare in qualche altra occasione. 

Passiamo al racconto del match. Bisogna attendere il 10′, quando è il Tor Sapienza a costruire la prima vera palla goal dell’incontro, con Pisani che nel cuore dell’area manda incredibilmente sul fondo un diagonale mancino da ottima posizione. La risposta dei pontini è affidata tre giri di lancette più tardi alla gran botta da fuori di Montano, deviata in corner da Ferrante con un gran intervento “salva risultato”. Pochi secondi più tardi, il Gaeta mette la freccia ed opera il sorpasso: Saccoccio raccoglie palla da Trani, entra in area e serve un cioccolatino per Di Giacomo, che di tacco realizza l’1-0. Proteste ospiti per un possibile fuorigioco iniziale nello sviluppo dell’azione, ma in realtà è Santini (oggi molto sotto tono) a tenere in gioco l’autore dell’assist.

Al 28′, l’arbitro dei Castelli non ravvisa gli estremi per un calcio piazzato dal limite a favore dei romani, per il fallo di Castillo ai danni di Attini, rimasto a terra dolorante. Diciamo che il calciatore gaetano ha “usato” il mestiere, con una mano che spinge a terra il giovane capitano ospite e, probabilmente, ci sarebbero stati gli estremi per un calcio di punizione. La formazione di Caneschi torna avanti al 39′, con il tiro-cross di Esposito, deviato molto bene oltre la traversa dal bravo e attento Ferrante. La squadra di Palmucci, partita decisamente contratta meriterebbe comunque il pareggio in questo finale di tempo: al 42′ da un cross dalla destra di Pisani nasce una ghiottissima opportunità per Mari, il cui colpo di testa viene respinto sulla linea di porta da Castillo, ad Albano battuto. Al tramonto della prima frazione di gioco, è però ancora una volta Ferrante a negare il 2-0 ai biancorossi, con tre interventi nell’arco della stessa azione di gioco, chiusa dal tiro dal limite di Trani con il destro (44′). Si va così all’intervallo sull’1-0 in favore del Gaeta, ma il Tor Sapienza ha avuto ottime possibilità per il pareggio, malgrado un Sanluca un pò fuori dalle dinamiche di gioco. 

La ripresa, infatti, si apre con la sostituzione dell’attaccante, al rientro da un lungo periodo d’inattività. Al 5′ i gialloverdi vanno già vicini al pari con un pallone alzato a campanile da Pisani, Montano contrasta Guiliche che cade a terra, ma la sfera resta buona per Santini, il cui tiro viene respinto in qualche modo da Albano; i ragazzi di Palmucci vorrebbero la concessione del rigore ma Palazzini assegna solo il calcio d’angolo. Due giri di lancette più tardi, Masciotta cede involontariamente palla al Gaeta, che va al tiro con Esposito; Ferrante respinge con i piedi, ma sulla ribattuta di Di Giacomo non può farci nulla. L’attaccante firma così la sua personale doppietta, raddoppia i conti e manda il Gaeta sempre più vicino alla conquista della Coppa. Altro episodio dubbio, in area biancorossa al 12′: Attini viene atterrato da Gandolfi. Anche questa volta per il castellano Palazzini è tutto regolare. A noi qualche dubbio resta, così come il parziale fermo sul 2-0 per il Gaeta.  Due minuti più tardi, Ferrante fa harakiri controllando decisamente un pallone innocuo e “regalandolo” a Esposito, che può così firmare il punto del 3-0: una mazzata per il Tor Sapienza, a mezz’ora dalla fine. Girandola di cambi e forze più fresche in campo in entrambi gli schieramenti.

La squadra di Caneschi tira un pò il fiato e concede campo agli avversari, che ci provano con maggiore insistenza anche se il cronometro è loro sfavorevole: al 35′ però accade qualcosa sugli sviluppi di un corner; Buonanno a tu per tu con Albano fa passare il pallone alle sue spalle, deviato da Trani molto probabilmente oltre la linea bianca. Le immagini non aiutano a capire ma sembra che il pallone possa aver varcato la linea bianca. Sarebbe stato il 3-1 a dieci minuti dalla fine, probabilmente non sarebbe servito comunque a molto in casa Tor Sapienza ma con quel minutaggio da giocare più recupero e con un Gaeta un pochino in debito di ossigeno, forse qualche speranza la formazione di Palmucci avrebbe potuto nutrirla. In pieno recupero, Finocchi calcia inopinatamente alle stelle dal limite dell’area e da ottima posizione. Il goal della bandiera è comunque rimandato di soli tre minuti: al 51′ infatti dalla sua posizione prediletta, capitan Attini s’incarica della battuta di un calcio piazzato e supera Albano per il definitivo 3-1 con cui si chiude la sfida.  

Al triplice fischio finale è festa grande per il Gaeta, che dunque conquista la seconda Coppa consecutiva dopo quella relativa alla Terza Categoria della passata stagione e Mario Caneschi si conferma esperto “di coppe”, avendone totalizzate tre (con questa) sulla panchina del club pontino. Con un tifo simile, anche in Seconda Categoria, questa squadra non può ritrovarsi così in basso: sì d’accordo la Società è ripartita soltanto due anni fa, ma la gloria ed il blasone non si cancellano. Questa realtà deve tornare laddove merita di stare. Davvero incredibile la passione che nutrono i tifosi, che non hanno mai smesso di incitare e di intonare cori, MAI e sottolineiamo MAI irriguardosi verso gli avversari. La vittoria in coppa non porta automaticamente alla promozione in Prima Categoria, ma pone invece il Gaeta in ottima posizione in ottica ripescaggio. E’ chiaro però che una piazza così importante, con un tifo così APPASSIONATO alla fine troverà presumibilmente un posto “al piano di sopra”, non fosse altro che per “meriti sportivi”. 

Quanto al Tor Sapienza, chiudiamo con quanto espresso già più volte in passato: una squadra giovane è un rischio; può andare bene, a volte benissimo oppure si possono rischiare delle brutte figure. In questo caso, non ci stancheremo mai di sottolineare la bontà di quanto fatto dal tecnico Fabio Palmucci e dai suoi “ragazzi terribili”, divisi fra Juniores e prima squadra, con risultati eccellenti in entrambi i casi: per quanto riguarda i più piccoli, è arrivata una meritatissima qualificazione alle fasi finali e il clamoroso errore tecnico sul posizionamento del portiere dell’Aranova, in occasione del penalty di Buonanno grida ancora vendetta. Molti di loro, poi, hanno preso sempre più spazio anche fra i più grandi (che poi è un eufemismo se si considera che in rosa il più vecchio è De Angelis, che è un 2000), trascinando letteralmente la squadra alla salvezza e ad una strameritata finale di Coppa. Svanito il sogno di portare a casa il trofeo, con annessa amarezza per una sconfitta immeritata e al contempo regalata ad un avversario apparso comunque più organizzato; rimane la consapevolezza di aver giocato sempre alla pari con ogni genere di sfidante sia in campionato che in Coppa. Ufficialmente ad ottobre si ripartirà dal campionato di Seconda Categoria, mantenuto sul campo con una straordinaria cavalcata; sicuramente il Tor Sapienza merita di avere una prima squadra in tornei ben più competitivi di quanto non sia una Prima o Seconda Categoria, ma non sta a noi decidere. La nostra è una speranza, un auspicio quello di rivedere un giorno la maglia gialloverde tornare a  correre sui campi dei due massimi tornei regionali, come ad inizio anni 2000 e come accaduto in passato, quando questa Società riuscì in pochissimi anni a raggiungere addirittura la serie D (da non confondere con l’ex Villanova, oggi P. C. Tor Sapienza, ndr). 

 

 

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