Di Giorgio Zanirato Quello che partirà il prossimo 16 Settembre sarà il quarto campionato…
Calcio: Juniores Elite, 7ma giornata gir. A 2023-2024, Tor Sapienza-Montello 0-1
28 Ottobre 2023Questo articolo è già stato letto 390 volte!
Di Giorgio Zanirato
TOR SAPIENZA: Ferrante, Di Renzo, Ginobi, Ciotti (25’st Ciardullo), Paradiso, Finocchi (25’st Palozzi), Pisani (14’st Rocca), Buonanno, Arzilli, Colaneri (10’st Giuliani), Alimenti (1’st Mascioli). A disp: Sallusti, Naspi, Latini, Margiotti. All. Fabio Palmucci
MONTELLO: Zanutto, Petetta, Botrugno, Giannetti, Ilardi, Martinello, Ratushnyi, L. Bordin (40’st C. Bordin), Cristofoli, Di Martino (48’st Menichelli), Martusciello (12’st Schina). A disp: Giacomelli, Andreiev. All. Giacomo Del Vecchio
ARBITRO: Settimi di Viterbo
MARCATORE: 7’st Di Martino
NOTE: Spettatori 100 circa. Ospiti a referto con soli sedici giocatori. Ammoniti: Di Martino, Di Renzo. Angoli: 3-7. Recupero: 0’pt; 6’st
Scontro salvezza molto importante quello che va in scena all’Alberini, nella settima delle 13 tornate previste dal calendario in questo girone di andata. Il Tor Sapienza di Palmucci è chiamato al riscatto dopo la brutta sconfitta di sette giorni fa a Civitavecchia, ma deve guardarsi da un Montello che (fanalino di coda) vorrà sicuramente centrare un risultato importante per rilanciarsi in ottica classifica.
Prima frazione di gara molto tattica, nella quale le due squadre giocano e ribattono molto a centrocampo e nella quale vale sicuramente la regola “primo, non prenderle”. Al 21′, però, i padroni di casa ci provano con Alimenti, il cui destro risulta un pò troppo strozzato e la palla finisce a fondo campo. Come spesso accade in questa stagione, il Tor Sapienza cede di schianto ed allora il Montello inizia a prendere campo e coraggio: passano sette minuti e Di Martino, da ottima posizione si divora il goal del possibile vantaggio su assist di Martusciello (28′). I biancocelesti hanno almeno un altro paio di opportunità, ma è la seconda a risultare degna di nota, con Ratushnyi che tenta la percussione centrale, arriva ai 28/30 metri e calcia con il destro; bellissimo il tiro, ma altrettanto da applausi è la risposta di Ferrante, che devìa in corner evitando guai peggiori e dimostrando (quasi come se ce ne fosse ancora bisogno) di essere sempre presente e di avere doti da portiere importanti. Il primo tempo si chiude qui: è 0-0, un risultato giusto; un’occasione per parte e parziale equilibrato.
In avvio di ripresa, dopo alcune timide proteste da parte dei sostenitori pontini, per un possibile fallo di mano di Ginobi in area (palla toccata sì con la mano, ma ASSOLUTAMENTE ANCORATA al corpo), la squadra di Palmucci prova a farsi vedere in avanti e costruisce due potenziali occasioni da goal, prima con Ciotti che calcia a lato una sorta di rigore in movimento; poi con Finocchi che non arriva a calibrare il piede a tu per tu con il portiere avversario, svirgolando la conclusione. In entrambi i casi gli assist provengono dal solito, inesauribile ed invincibile Pisani (altro calciatore a cui sta molto stretta la dimensione della Juniores Elite; per quel pochissimo che ne capisce di calcio chi scrive, meriterebbe già di essere in una prima squadra di livello dall’Eccellenza in sù). Il calcio è, però, molto spietato e sa come punirti. Passano forse sessanta secondi (o giù di lì) e, da un rilancio dalla difesa, nasce l’azione che porta al goal degli ospiti: Ferrante esce in copertura della sfera, ma è bravo Di Martino ad andare in pressione e a rubargliela, calciando poi verso la porta sguarnita. E’ 0-1 per il Montello al 7′. Un’autentica doccia fredda, anzi gelata per la truppa Palmucci, che aveva avuto quelle buonissime opportunità poco prima e non è riuscito a sfruttarle.
Null’altro da segnalare, con il Tor Sapienza che prova a salire un pò e gli ospiti a difendere il preziosissimo vantaggio, non disdegnando qualche azione di contropiede. Come accade al 31′, quando il pallone arriva a Ratushnyi, ben appostato al limite dell’area, ma questa volta il suo destro sfiora la traversa ed esce sul fondo. Si arriva così alla parte finale dell’incontro; in pieno recupero, la squadra di Palmucci sfiora il pareggio con il neo entrato Ciardullo che si vede respingere il tiro dall’attento Zanutto. Poi sulla respinta dell’estremo difensore, è un compagno di squadra ad immolarsi per la causa ed a respingere in fallo laterale (51′). La gara sembra non finire mai, ma al triplice fischio è festa grande per i pontini, mentre in casa Tor Sapienza inizia a serpeggiare malumore. La classifica è ancora molto corta, a parte le due battistrada, dal terzo posto in giù può ancora succedere di tutto, ma siamo appena ad un quarto di stagione ed è assolutamente normale.
Alla squadra di Palmucci servirebbe uno psicologo, o forse un’esorcista. Battute a parte, andrebbero capiti i motivi reali che stanno alla base di un simile andamento in campionato. La nostra deduzione non si discostava poi così tanto dalla verità dei fatti: questa squadra lotta per salvarsi e fa anche tremendamente fatica. E’ probabile che gli errori stiano a monte, ovvero quando in estate si è costruita la squadra: se è vero che hanno salutato i “senatori” 2003, con i 2004 che hanno preso il loro posto (Arzilli non ha il carattere di Mari; Pisani cerca di unire tutti i reparti, correndo fino a sfinimento e poi c’è Ferrante che, in quanto capitano, cerca costantemente di spronare i compagni; questi tre da soli non possono reggere i fili della squadra); nei 2005 reduci dalla passata stagione, Buonanno gioca, a nostro avviso, troppo lontano dall’area; andrebbe messo maggiormente nelle condizioni di fare male. Finocchi è un Pisani 2, corre fino ai limiti dei crampi, cerca di fare l’impossibile ma purtroppo non è mai supportato. Ciotti ha più libertà di spaziare nel campo rispetto allo scorso anno, ma finora senza troppa fortuna. Colaneri prova a sfruttare la sua velocità, ma se non vengono costruiti i presupposti per lanciarlo è difficile che si “accenda”.
Poi ci sono i 2006, persi per le più svariate ragioni, elementi importanti come Vita e Di Giovannantonio, i ragazzi che ne hanno preso il posto hanno un passo diverso, questo è innegabile. A livello qualitativo alcuni calciatori “più giovani” non hanno le caratteristiche per una categoria impegnativa come la Juniores Elite e altri ne risentiranno sempre il peso, soprattutto dopo una stagione Allievi disputata sempre con l’acqua alla gola. E per costruire azioni servirebbe una punta, sullo stile di Sepe dell’Atletico 2000, che sia anche tecnicamente molto valido oltre ad avere il fisico imponente; questo purtroppo al Tor Sapienza manca. Così come è probabile che il tecnico, pur bravissimo ad insegnare calcio, non sia riuscito in questa stagione ad instaurare una comunicazione con il gruppo.
Il rischio è quello di una spaccatura all’interno dello spogliatoio, che sarebbe quanto di più deleterio ci possa essere; serve quindi molta calma, cercare di comprendere (come abbiamo detto) i motivi e lavorare anche sulla testa di ogni singolo ragazzo. Ma come disse l’attore che interpretava il “secondino” (ovvero il vice portiere) in un recente film di Vincenzo Salemme, NON C’E’ TEMPO: martedì si torna subito in campo a Labaro contro l’Atletico Vescovio; i biancorossi stanno ritrovando quello smalto che gli ha permesso di centrare le finali nella scorsa stagione e per questo non è affatto un cliente facile, in questo momento. Poi sabato si torna a via degli Alberini, per affrontare la Romulea reduce da alti e bassi, ma comunque avversaria ostica; Sabato 11, infine, si va a giocare nel “catino” di Fiumicino, in un ambiente sempre piuttosto caldo o che prende fuoco facilmente e, per di più, si tratta di un altro scontro diretto per evitare i playout. Insomma la situazione non è delle più rosee, ma urge un cambio di rotta al più presto; servono quegli occhi della tigre, che hanno fatto le fortune del gruppo Juniores e prima squadra nella passata stagione.
Quanto al Montello, la formazione di Del Vecchio quasi sicuramente l’aveva preparata così ed ha fatto bene. La fortuna aiuta gli audaci e in questo caso i pontini sono stati premiati, pur senza strafare. Ma, a differenza degli avversari, hanno messo in campo armi vincenti: grinta, corsa, gioco fluido, voglia di fare e di raggiungere l’obiettivo. Ora la classifica, pur restando sempre bruttina vista dal basso, sorride decisamente di più ai biancocelesti: la salvezza diretta dista appena 3 lunghezze, anche se sabato a B. go Montello (Latina) arriva il temibilissimo Grifone. Una sfida tremenda sulla carta, ma prima o poi vanno affrontate tutte e se si vuole risalire, bisogna provare a far punti con tutte. Questa vittoria può, senza dubbio, dare la spinta motivazionale per lavorare con entusiasmo e giocare per ottenere i risultati prefissati.
Il servizio della gara:
Seguo giornalisticamente lo sport (il calcio regionale dilettante nello specifico) da più di 10 anni, nei quali ho collezionato varie esperienze lavorative (fra cui ovviamente Punto a Capo Sport, corriere dello sport, testate radiofoniche e televisive), fino a diventare caporedattore di Punto a Capo Sport. Sono anche diventato un videomaker professionista ed attualmente collaboro con l’Us Ladispoli per quanto riguarda tutto ciò che ruota attorno all’aspetto mediatico, ma ho avviato anche altre strade professionali.
Mi piace fare sempre nuove esperienze e conoscere sempre aspetti diversi della vita.