Calcio: Eccellenza, Quarto Municipio, senti Ortiz

Calcio: Eccellenza, Quarto Municipio, senti Ortiz

8 Marzo 2023 0 Di Giorgio Zanirato

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Roma – Il Quarto Municipio ha portato via un punto dalla trasferta di domenica scorsa a Nettuno. Ma in realtà il 2-2 finale sta un po’ stretto ai ragazzi del presidente Tonino D’Auria, come spiega il centrale difensivo colombiano classe 1997 Nelson Ortiz: “Il primo tempo non lo abbiamo cominciato in modo brillante e siamo andati sotto. Si è giocato su un campo difficile visto che c’era fango e poca erba, ma la nostra squadra non ha mai mollato e ha trovato il pareggio con Di Rollo già prima dell’intervallo. Nel secondo tempo abbiamo ricominciato ad attaccare, trovando il 2-1 con Consalvi e continuando a fare molto possesso palla. Purtroppo nel finale una disattenzione ci è costata il 2-2: per noi sono due punti persi, ci è rimasta chiara la sensazione di poter vincere, ma alla fine comunque è un risultato positivo e ora guardiamo avanti”. Il Quarto Municipio ha visto assottigliarsi il distacco dalla zona play out nelle ultime settimane: “Ma non siamo preoccupati perché siamo consci del nostro valore e possiamo contare su un gruppo che è veramente una grande famiglia ed è molto unito. Siamo convinti di poter regalare altre soddisfazioni alla società”. Il colombiano parla del suo approdo nel gruppo allenato da mister Daniele Lo Monaco: “Sono in Italia da sei mesi: in precedenza ho avuto un’esperienza a Malta, ma non mi sono mai ambientato. Qui in Italia vive mia sorella e così ho provato questa nuova avventura: sono andato in ritiro con la Cynthialbalonga, poi a ottobre ho trovato l’accordo con il Quarto Municipio. Il rapporto con mister Lo Monaco è molto forte, anche se non sto giocando moltissimo. Inoltre c’è una società organizzata e molto vicina alle esigenze di tutti i calciatori della rosa. Il futuro? Ne parleremo a fine stagione, ma il livello del calcio dilettantistico italiano è davvero molto alto e sono contento di poter vivere questa avventura. E’ chiaro che per un ragazzo straniero c’è bisogno di un processo di adattamento nella testa e nel corpo per poter rendere al meglio” conclude Ortiz.

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