Nella scorsa domenica è arrivata una sconfitta per l’Atletico Zagarolo 2020, in casa della Virtus…
Calcio: Prima Categoria, primo brindisi Arzachena
24 Settembre 2023Questo articolo è già stato letto 288 volte!
Di Giorgio Zanirato
NELLE PUNTATE PRECEDENTI – Al termine di un’estate sicuramente burrascosa, quasi quanto il più forte ed intenso vento di maestrale che spesso soffia dalle parti dell’isola, l’Arzachena ha finalmente ritrovato il campo con la prima giornata di un campionato che certamente non è di quelli a cui erano abituati in Costa Smeralda. Ma dopo esser passati dalla non iscrizione alla serie D alla quasi “sparizione”, va detto che l’intervento del neo Presidente Carta ha certamente riportato il sorriso al “Biagio Pirina”: si temeva la ripartenza dal punto più basso del calcio regionale (Terza Categoria), invece il Cr Sardegna ha consentito alla neo nata Società di iscriversi da uno medio-alto, qual’è la Prima. Nel calcio è anche consentito rilevare titoli sportivi (come ha fatto la Clivense di Sergio Pellissier, che dalla Seconda è passata in un’estate in Eccellenza, poi vinta nella scorsa annata, ndr), ma siamo personalmente convinti che questa nuova Arzachena abbia l’intenzione di scalare i vertici del calcio dilettantistico facendo affidamento alle proprie forze.
ATTUALITA’ – Veniamo al presente: la curiosità nel vedere all’opera il gruppo di mister Acciaro era, oggettivamente, tantissima: l’avversaria non si chiama più Trastevere, Albalonga, Portici, ma Ploaghe, Palau, Porto Cervo, ma questo è solo un dettaglio…. I ragazzi biancoverdi sono scesi in campo con la stessa grinta che avrebbero messo se fossero stati in serie D, perché ciò che conta è il cuore e la maglia da onorare. Il fatto che il primo goal stagionale ufficiale lo abbia realizzato il Capitano (nato a Ferentino nel frusinate, ma ormai sardo d’adozione, che solo in due occasioni ha lasciato il biancoverde in 13 anni, per giocare con Selargius e Muravera) è un segno del destino: questa squadra è ripartita dal bravo Ds Antonello Zucchi e dal grande Danilo Bonacquisti (oltre a Francesco Mannoni, in biancoverde dalla stagione 20/21, anche se poi ha girato un pò, prima di tornarci stabilmente lo scorso anno), ovvero da quello “zoccolo duro e vincente” che ha permesso all’Arzachena di ottenere grandi trionfi, arrivando fino a calcare i palcoscenici della Serie C. Il Capitano sicuramente, una volta appesi gli scarpini al chiodo, potrebbe avviare una nuova, personale, carriera da allenatore e sarebbe quasi naturale se lo facesse al “Biagio Pirina”; ma conoscendolo di persona ci auguriamo che continui a giocare almeno fino a quando l’Arzachena non sarà tornata laddove merita di stare, o quantomeno in Eccellenza. Chiaro poi che l’età non è più giovanissima, ma sarebbe per tutti noi una questione di cuore.
A chiudere il capitolo da “libro cuore”, bisogna dire che il Ploaghe ha fatto la sua onesta partita, ha messo un pò in difficoltà i ragazzi di casa (che hanno chiuso il primo tempo sul 3-2), ma alla fine la doppietta di Gargiulo ha fatto la differenza, portando in dote i primi importantissimi tre punti in classifica. E’ solo la prima battaglia, ce ne saranno tante da qui alla fine della stagione, ma chi ben comincia….
Seguo giornalisticamente lo sport (il calcio regionale dilettante nello specifico) da più di 10 anni, nei quali ho collezionato varie esperienze lavorative (fra cui ovviamente Punto a Capo Sport, corriere dello sport, testate radiofoniche e televisive), fino a diventare caporedattore di Punto a Capo Sport. Sono anche diventato un videomaker professionista ed attualmente collaboro con l’Us Ladispoli per quanto riguarda tutto ciò che ruota attorno all’aspetto mediatico, ma ho avviato anche altre strade professionali.
Mi piace fare sempre nuove esperienze e conoscere sempre aspetti diversi della vita.